Beatrice significa "colei che rende felici": non sarà quindi un caso se, nel solo periodo fra il 1220 e il 1267, vissero nel padovano ben tre beate che portavano questo nome, tutte provenienti dal nobile casato dei d'Este.
La più popolare delle tre era Beatrice I, che fin da piccina sentì di appartenere a Dio. Si prese cura di un agnellino che la seguiva ovunque, finché una notte si sentì chiamare dai belati dell'animale e, trovandolo circondato dalla luce, capì che doveva essere sposa di Cristo. Così, nel 1221, Beatrice decise di fuggire dalla società e dalle tentazioni peccaminose della corte per circondarsi di persone che cercavano e temevano Dio. Il suo promesso sposo, Ottrone, nome di cui invece non ci è dato sapere il significato, non fu molto contento della decisione della sua amata. Il poveretto cercò di sabotarne la fuga nella notte, ma la visione di lei vestita da sposa, in mezzo alla neve, lo fece cedere. Ottrone non si diede però per vinto e cominciò a vagare per tutt'Europa finché non incontrò san Francesco e decise di fondare un monastero a Monte Fasolo, proprio di fronte al Monte Gemola, la gemma degli Euganei, dove la sua amata si era ritirata in meditazione.
Beatrice morì giovanissima il 10 maggio 1226, alcuni dicono chiamata in cielo da una colomba, altri dicono per
tisi. La fama della giovane divenne tale che il monastero fu oggetto, per tutto il Duecento, di generose offerte e lasciti. Tutto ciò prima che, nel 1576, le religiose del monastero del Gemola venissero trasferite a Padova e le spoglie di Beatrice traslate nella chiesa di Santa Sofia. In quest'occasione l'arca marmorea che ne conteneva il corpo venne aperta, scoprendo il corpo della beata ancora incorrotto. Tornando indietro nei secoli fino al Duecento, quando anche Ottrone morì, il sasso che era davanti alla sua capanna fiorì di erica, che cresce ancora oggi. Insomma, è proprio vero che "Dio li fa e poi li accoppia".
 |
